INTERROGAZIONE n. 85 del 27/08/2015
Interrogazione n.85/10^ di iniziativa del Consigliere G. GRAZIANO recante: "Su liquidazione spese di lavori per messa in sicurezza dei territori a rischio dissesto idrogeologico"

Al Presidente della Giunta regionale -

Premesso che:
per quel che riguarda le problematiche connesse al rischio idrogeologico, è sotto gli occhi di tutti come il territorio della Regione Calabria sia interessato, con sempre maggiore frequenza, da accadimenti naturali che causano gravissimi danni alle risorse naturali e al tessuto economico-sociale, compromettendo spesso anche l'incolumità dei cittadini;
com'è noto, le cause sono molteplici e riconducibili, principalmente, ad attività antropiche. Ad accrescere la vulnerabilità del territorio concorre la mancata adozione di misure di prevenzione adeguate e tempestive, e di sistematici interventi per risanare le criticità idrauliche e i fenomeni di dissesto idrogeologico, quando si manifestano;
il contrasto a questi fenomeni comporta "costi esponenziali" e quindi sarebbe bene utilizzare la flessibilità sui vincoli europei;
anche il Ministro dell'Ambiente Galletti in risposta all'interrogazione 4/01136 presentata al Senato ha affermato che "è stato da alcuni stimato per difetto che l'impegno economico necessario per la riparazione dei danni degli ultimi 20 anni è di circa 1 miliardo di euro all'anno, e che si tratta di una situazione destinata ad aggravarsi se non si interviene in modo tempestivo ed efficace. Ed è per questo che viene da più parti ritenuto indispensabile che la spesa per interventi di difesa del suolo, di riassetto idrogeologico, di ripristino e bonifica dei siti produttivi inquinati e di messa a norma degli impianti di depurazione non dovrebbe essere computata nei saldi relativi al patto di stabilità. Anche se non v'è dubbio, allo stesso tempo, che tale spesa debba essere migliorata, in termini sia quantitativi che qualitativi. Si è del parere, inoltre, che gli investimenti pubblici per la prevenzione del rischio idrogeologico che richiede una straordinaria quantità di risorse, dovrebbero essere sostenuti da un'entrata stabile e sicura, che non sia assoggettata a riduzione o tagli, come purtroppo avvenuto in passato";
in attuazione di quanto disposto dal Governo con la legge finanziaria per il 2010 (legge n. 191 del 2009, art. 2, comma 240) in merito alla realizzazione di piani straordinari diretti a rimuovere le situazioni a più elevato rischio idrogeologico in tutto il territorio nazionale, il Ministero dell'Ambiente già dai primi mesi del 2010 aveva avviato una serie di consultazioni con tutte le Regioni interessate, coinvolgendo le autorità di bacino competenti, nonché il Dipartimento della protezione civile;
tali iniziative si sono poi concluse con la sottoscrizione di specifici accordi di programma;
al fine di fronteggiare il dissesto idrogeologico, gli Enti interessati hanno affidato con regolari contratti di appalto, lavori di messa in sicurezza delle zone colpite;
in alcuni casi specifici, è accaduto che nonostante i lavori siano stati regolarmente realizzati ed ultimati, a seguito di regolare emissione fattura, le Amministrazioni Provinciali ed i Comuni non hanno provveduto a liquidare le spese ed i costi sostenuti dalle ditte, in quanto la Regione Calabria non ha erogato agli stessi i fondi necessari per i vincoli del patto di stabilità;
considerato che: tale situazione sta determinando ingenti difficoltà per le Amministrazioni Provinciali ed i Comuni e, di conseguenza, per le ditte che hanno eseguito regolarmente i lavori, determinando anche il rischio di fallimento delle stesse con relativo licenziamento dei lavoratori impiegati in esse;
il 9/06/2014 con nota Prot. Num. DPE/ABI/30139 del Presidente del Consiglio dei Ministri (dipartimento della Protezione Civile) veniva dichiarato che il finanziamento per gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico "potrà essere escluso dal patto di stabilità";
Per sapere:
quali provvedimenti intende assumere il Presidente della Giunta al fine di garantire alle Amministrazioni Provinciali ed ai Comuni i fondi necessari per far fronte ai pagamenti dovuti alle ditte che hanno eseguito e continuano ad eseguire i lavori di messa in sicurezza del territorio calabrese;
se è possibile applicare quanto stabilito nella della suddetta nota Prot. Num. DPE/ABI/30139 del Presidente del Consiglio dei Ministri (dipartimento della Protezione Civile), e quindi non far rientrare questa tipologia di spesa nel patto di stabilità, anche relativamente all'anno 2015;
in ogni caso se il Presidente della Giunta intende adoperarsi per chiedere al Governo centrale di non comprendere tali spese nel patto di stabilità, in particolare vista la delicata situazione della Regione Calabria sia per il rischio idrogeologico sia per la situazione economico sociale;
quali iniziative intende porre in essere il Presidente della Giunta affinché la nostra Regione si possa dotare di un piano di prevenzione generale contro il rischio di dissesto idrogeologico.

Allegato:

27/08/2015
G. GRAZIANO